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al testo di Maria Allo
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Una nuvola gialla incide le vertebre del cielo.
con il susseguirsi delle ore si sgretola senza redenzione sul dorso di un gabbiano. Dobbiamo avere memoria sulla pelle anche delle cose che non abbiamo avuto come roccia che divampa e non si ferma come acqua che nasce dal silenzio per la parola del tempo senza una vera meta. Soffia un vento insolito che ci assedia da duna a duna con la sete e l’acqua che ci sorprende al risplendere dell’alba. Dobbiamo avere memoria sulla pelle per vangare la terra che rimane. © Maria Allo |
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